Pene d'amor perdute
La studiosa di Bruno, Amalia Buono Hodghart, ha sottolineato le somiglianze tra Giordano Bruno e Shakespeare in Pene d'amor perdute di William Shakespeare e il Candelaio di Giordano Bruno (1582). Nella commedia Shakespeare scrive addirittura un personaggio di nome Berowne, omonimo di Giordano Bruno. Deve quindi aver ha letto le opere originali in volgare italiano, dialetto napoletano, e le ha tradotte, riadattando le opere di Bruno in inglese, operazione possibile a John Florio ma non a Shakespere.1 Love labour's lost contiene uno dei primi esempi in inglese dell'uso della parola 'zany' da zanni, la maschera della commedia dell'arte. John Florio e Giordano Bruno hanno vissuto insieme all'Ambasciata di Francia ed erano molto amici (1583-1585). Durante l’estate dà alle stampe l’Explicatio triginta sigillorum e inizia a lavorare alla redazione di alcuni dei più importanti dialoghi filosofici italiani, La cena de le Ceneri, il De la causa, principio et uno, il De l’infinito, universo et mondi, tutti permeati da un tono di aspra critica nei confronti dell’aristotelismo allora dominante e della «pedanteria» degli accademici inglesi, e pubblicati nel 1584 presso l’officina di John Charlewood. Sempre nel 1584 vedrà la luce il primo dei «dialoghi morali», lo Spaccio de la bestia trionfante, a cui seguiranno nel 1585 la Cabala del cavallo pegaseo una feroce critica dell’intera tradizione giudaico-cristiana - ed infine De gl’heroici furori.2 Copernico, Tycho Brahe e Keplero assieme a Giordano Bruno sono considerati i padri delle basi teoriche di quello che verrà chiamato sistema eliocentrico. Con Galileo arriveranno le prime conferme sperimentali. Agli inizi di novembre del 1585 Giordano Bruno lascia Londra per tornare a Parigi.